Il nostro Paese sta vivendo uno dei momenti più difficili, come mai prima d’ora, per via della dilagante emergenza causata dal Coronavirus. Le misure di contenimento dell’epidemia messe in atto sono improntate al distanziamento sociale, limitando lo spostamento fisico delle persone per motivi di estrema necessità.
Sono molte le iniziative di sostegno messe in atto dallo Stato, dalle imprese e dalle associazioni per non lasciare soli gli italiani in questo momento di difficoltà.
Tra le iniziative promosse in ambito istituzionale, il progetto Solidarietà Digitale del Ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, con il supporto tecnico dell’Agenzia per l’Italia Digitale, ha dato la possibilità alle aziende di rendere disponibili servizi gratuiti per ridurre l’impatto sociale ed economico dovuto alle restrizioni e supportare i cittadini e le imprese.
Con le aziende che in questo momento hanno incentivato fortemente programmi di lavoro agile, le scuole e le Università chiuse, le connessioni rappresentano un tema fondamentale. In questa direzione, l’obiettivo del progetto è quello di: agevolare il lavoro da remoto per mezzo della connettività veloce e gratuita con l’uso di piattaforme di smart working avanzate; fornire gratuitamente quotidiani o magazine digitali; favorire i percorsi di didattica a distanza grazie all’uso di piattaforme di e-learning specifiche.
L’elenco delle aziende aderenti è in continuo aggiornamento, tra quelle che hanno aderito sino ad oggi: WindTre, AWS, Tim, Gruppo Mondadori, Amazon, Fastweb, Vodafone, Skuola.net, Cisco Webex, Citrix, Infocert, Microsoft, Condè Nast, Wolters Kluver e molte altre.
Anche le aziende, dalle multinazionali alle PMI, stanno mettendo in atto iniziative per contrastare questa emergenza sanitaria senza precedenti. L’ondata di solidarietà ha generato centinaia di raccolte fondi e donazioni in natura e denaro a favore di ospedali ed enti locali.
Dalla grande distribuzione: il Gruppo Selex ha messo a disposizione 1 milione di euro per gli ospedali di Lodi e Codogno; Esselunga lancia un piano straordinario di donazioni da 2,5 milioni di euro in favore degli ospedali impegnati nell’emergenza; Eurospin ha predisposto una donazione di 100 mila euro per gli ospedali Sacco di Milano e lo Spallanzani di Roma. Tra le Società di distribuzione del mercato del Gas, Snam e la sua Fondazione hanno stanziato 20 milioni di euro per ospedali, strutture sanitarie e realtà del terzo settore per acquisti di apparecchi e beni necessari a contrastare l’emergenza. Dal mondo finanziario si sono attivati, tra gli altri: Intesa Sanpaolo, che ha predisposto fino a 100 milioni di euro per aumentare del 50% i posti letto nei reparti di rianimazione e terapia intensiva; Unicredit e Unicredit Fundation, che hanno già donato un totale di 2 milioni di euro alla Protezione Civile; e ancora Mediobanca, Fineco, Azimuth Holding, Algebris Investment.
Diverse anche le azioni di sostegno da parte del settore assicurativo nella lotta alla Pandemia. Assicurazioni Generali ha costituito un Fondo Straordinario Internazionale fino a 100 milioni di euro, con lo scopo di fare fronte all’emergenza Covid-19. Gli interventi saranno rivolti principalmente in Italia, ma anche negli altri Paesi in cui Generali opera. Il fondo attiverà una serie di iniziative tempestive e di medio periodo, da un lato per dare risposta all’emergenza, dall’altro per facilitare la ripresa delle economie al termine dello stato di crisi. Il primo sostegno, fino a 30 milioni di euro, riguarda il nostro Paese e finanzierà le priorità che verranno definite insieme al SSN e alla Protezione Civile, attraverso il commissario straordinario all’emergenza Covid19 nominato dal Governo. Sono previste anche iniziative a favore delle PMI e dei cittadini.
Anche il mondo dell’Associazionismo sta facendo la sua parte, incentivando raccolte fondi e donazioni. L’Associazione Welcome Association Italy promuove la campagna di crowfunding Noi aiutiamo Tor Vergata per il rafforzamento del reparto di terapia intensiva e rianimazione del Policlinico Tor Vergata di Roma, incaricato della gestione dei pazienti affetti da Covid-19.
Si pensi che il costo medio per curare un paziente con complicazioni da Coronavirus, con un periodo di degenza di due settimane, è di circa 20 mila euro. La situazione è urgente e le strutture hanno necessità di potenziare le loro risorse per fronteggiare l’aumento dello stress delle terapie intensive. L’impegno senza sosta di medici, infermieri e personale sanitario e la necessità di attrezzare i reparti con il materiale per curare i pazienti deve necessariamente raccogliere il sostegno di molte persone, anche attraverso i processi di digitalizzazione che consentono le donazioni online. E’ il caso dirlo, mai come adesso l’unione fa la forza.